
Zilleri – How Come?
(2022, autoprodotto)
by Simone Rossetti
“….Musicista mediocre, filmmaker modesto e procrastinatore eccellente con base a Roma” (Zilleri)
Zilleri e la sua musica non appartengono a questo mondo….che poi sia un bene, un male od una semplice distorsione di un nostro sentire non lo sappiamo ma tornare (letteralmente catapultati) in queste sonorità psycho-beat / paisley underground è un qualcosa di affascinante….affascinante ed inspiegabile….Già, ma chi è Zilleri? E’ Agostino Serra….è una band, non è una band, è un progetto, non è un progetto, è altro…sicuramente è altro. Compagni di viaggio “occasionali” Gianluigi Bellu alla chitarra e Francesco Russo al sax….Ci verrebbe da dire molto banalmente un novello Nick Saloman od un Syd Barrett fuori da un qualsiasi tempo ma così non è (fortunatamente a ciascuno un suo tempo)…..Abituati ed assuefatti come siamo a sonorità standardizzate da cartolina questo lavoro sarà tutto un altro sentire, forse “superato” o forse quel “nuovo” ad aspettarci dietro la porta……lasciate perdere, quello che conta è salire sopra questa giostra multicolore, chiudere gli occhi e lasciarsi andare alla sua magia….Una allucinata Family Lexicon alla quale lasciarsi andare senza riserve, The Way e The Customer Is Always dai profumi West Coast, Rain Parade, Green On Reed, il dream-pop elegante e sontuoso di The Formula (al sax il bravissimo Francesco Russo), la più tirata e psichedelica Unicorns Are Overrated ed ancora una oscura ed immensa Don’t Worry, Baby fra Velvet Underground ed i primi Pink Floyd….A farci tornare con i piedi per terra (purtroppo) Year Of The Ox e Slow Machines, meglio la solarità malinconica, necessaria di The Moment o la sognante The Basement Song un folk-punk di spiazzante bellezza…….No qualcosa non torna, siamo in un cazzo di 2023 e forse ad un epilogo di un tutto mentre questa musica ci racconta altro e con una semplicità disarmante….Comunque vada (e senza illuderci) noi stiamo già aspettando un seguito e non ne avremmo mai abbastanza (di un seguito, di questa musica ostinatamente non “da classifica”, di un sentire “vecchio” ma almeno vivo)…How Come?….Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).