
Walter Bishop Jr. – Soul Village
(1977, Muse Records)
by Simone Rossetti
Ma che album immenso….che groove….e che sentire!!…jazz, soul, funky…Da respirare a pieni polmoni e con animo libero, sereno e chissà…chissà se questo Villaggio Dell’Anima da qualche parte esista realmente, se ce lo meritiamo, se sia un posto ancora raggiungibile….1977, New York, Harlem….provate ad immaginarvela solo per un attimo, non siete “ora” ma lì…..niente di semplice eppure….eppure in questo Villaggio Walter Bishop Jr. ci credeva, lo vedeva, lo sentiva come qualcosa di possibile, vivo…Staccate quella cazzo di spina che vi (e ci) tiene “connessi” ad un nulla e fate un salto indietro nel tempo…”reale”, l’eleganza di Soul Turnaround ha pochi eguali, nella sua “semplicità” vi diraderà la mente dalla nebbia di questi tempi e di un quotidiano scorrere….Bishop (pianista di tradizione bebop, hard bop) al Fender Rhodes, un immenso George Young al sax alto ed alla chitarra (elettrica) Steve Khan…è jazz ma è, soprattutto, New York, è Harlem, è Black Music….e godete di quel pulsare elettro-funky del basso di Mark Egan…Non sarà da meno la successiva Valerie dalle atmosfere più notturne, calde, sezione fiati in un crescendo da brivido….alla batteria il groove delicato di Ed Soph ed alla tromba Randy Brecker (è lui che la porterà verso altri lidi). C’è Sweet Rosa dai ritmi latineggianti (di scuola Sonny Rollins) che per dirla tutta non sono proprio quelli che preferiamo ma anche questi fanno parte di un Soul Village e non potrebbe essere diversamente…..ma si torna a spingere duro sulle devastanti note soul-funky di Philadelphia Bright, elettrica fin nel midollo…un grande solo di chitarra a velocità ultrasonica, le tastiere di Bishop a stratificare e racchiudere tutto un “quartiere”, un universo, basso da squartare le budella per poi ripartire sulle note del sax tenore di Gerry Niewood….E’ il momento di accendere le candele ed aprire una bottiglia di buon vino accanto alla vostra compagna/o sulle note della dolce Coral Keys e qui godete/condividete fino a che vi è dato…..A chiudere la titletrack, ancora più funky, ancora più soul, ancora un groove che tanto di cappello…Eccolo quel Soul Village…eccolo lì nell’artwork, uomini e donne in un quotidiano trascorrere…ieri come oggi….e che sia il 1977 od un prossimo 2023 cambia poco, Walter Bishop Jr. (1927-1998) ci trasporta in questo Villaggio Dell’Anima respirandone tutte le sfumature, tutta l’essenza, tutti i suoi sapori e profumi, tutta la sua (e nostra) musicalità….Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).