
Urluk – More
(2023, Remparts Productions)
by Simone Rossetti
Mettetevi comodi e prendetevi il peggio ed un meno peggio di quello che andrete a leggere….Perché?? Perché lo merita, lo merita questo secondo lavoro a firma Urlok (M. alla batteria, percussioni e voce ed U. alla chitarra, basso e testi) e certo non lo meritiamo noi che comunque qui scriviamo solo per passione/piacere, di pancia e budella….Siete su Roots! e punto. Ve lo anticipiamo subito, album dell’anno, del mese, di un pomeriggio senza fine e senza redenzione alcuna…di un mondo che a ben vedere non ci merita, prima però un piccolo passo indietro…Aprile 2022, Loss loro Ep di debutto che vi consigliamo di ascoltare, un lavoro almeno “ad orecchio” più instintivo, viscerale, grezzo, un bel sentire…2023, un inizio di settembre a preannunciarci un autunno/inverno non solo meteorologico e questo More, lavoro più maturo, “ragionato”, dal suono più “professionale” ma la sostanza non cambierà a riprova dell’onestà di questi ragazzi e della loro Musica (la M maiuscola è perché così ci va)….Un black metal dalle atmosfere dark-doom ad affondare le unghie in quel che resta di un nostro misero quotidiano scorrere distorto da una infinità di Nulla….Una voragine oscura, abisso ed oblio (la bellissima iniziale The Fog ultimo faro/bussola possibile al fine di un non smarrirsi)…da qui in poi se avventurarvi o meno in queste desolate ed oscure lande sarà solo una vostra scelta, in ogni caso non temete, non sarà mai peggio di quello che vi prospetta questo fottuto mondo. Convoluted ed Haunted dall’incedere severo più legato alle radici di un primissimo black metal tutto ancora in divenire, una melma oscura e primordiale squarciata da una malinconia senza fine…ed ancora dalla maestosità di Thoughts alla perdizione eterna della title track a chiudere un cerchio, a narrarci di una fine forse prossima e che probabilmente ci meritiamo….letteralmente splendida, immensa, inattraversabile così come lo sono tutte le porte che danno verso un ignoto. Noi ci fermiamo qui, questo è quanto, non “un tutto”, forse altro….Non mollate, non svendetevi ad un nulla che non lo merita, siate consapevoli, amate e condividete (qualche volta sembriamo il papa…..no, saremo anche pessimi nello scrivere ma sappiamo di cosa parliamo). Buon ascolto (qui o qui). Roots!