Roots! n.612 gennaio 2023 Tropical Tennis – Bad Choice

Tropical Tennis - Bad Choice

Tropical Tennis – Bad Choice

(2021, R&M Studio Production)

by Simone Rossetti

Parental Advisory Explicit Content (questo è quanto riportato sull’artwork….e stiamo parlando di musica…chissà cosa bisognerebbe scrivere su questo mondo.)

Lo sappiamo, è una cosa vecchia quanto il cucco e sicuramente da “vecchi” quali siamo….”peccato” però per i testi in inglese, peccato perché questi ragazzi (Vito, Corvo, Gusmai e Peter) qui al loro album di debutto sono veramente bravi…Ma cazzo, volete mettere una mazzata fra i denti con testi (in italiano) che sanno arrivare dritti dritti alla pancia (cervello….nel caso sia ancora disponibile)? Precisiamo, stiamo parlando (molto serenamente e liberamente) di scelte artistiche non discutibili….quello che alla fin fine conta è la sostanza ed i Tropical Tennis ce l’hanno (questo Bad Choice è del 2021, ci siamo arrivati leggermente in ritardo quindi immaginiamo che nel mentre abbiano già ricevuto un meritato successo…in caso contrario lo avranno, tempo al tempo). Street punk-Oi! di scuola West Coast (volutamente non faremo alcun facile raffronto con altre ben più blasonate realtà della scena californiana)….Tutto già detto e scritto si dirà eppure questi pezzi ci entusiasmano e non poco, di più, tornano a farci ardere di un vivere alla faccia di un tutto e malgrado un tutto….L’incedere punk-Oi! della titletrack è da antologia, leggera, spumeggiante di bollicine che inebriano (ma senza farci sbandare)…l’hardcore di Bullshit a scartavetrarci l’anima da tutte le ipocrisie di questo fottuto mondo (…quando un minuto e 13 secondi possono bastare), più “accomodante” ma dal buon tiro The Kids Are Back….c’è l’inno devastante di Everyone Is Out To Get You e qui quasi ci commuoviamo (quasi, la commozione vera arriverà fra un po’)….la solare Running Away da cantare a squarciagiola sotto la doccia in un sentirsi di nuovo vivi, il groove potente di Kill The King…..e poi…poi ecco arrivare quel piccolissimo pezzo (quarantanove secondi) di fronte al quale un brivido ci (e vi) salirà lungo la schiena tanto che non potrete fare a meno di ascoltarla di nuovo e poi ancora ed ancora…è Party In My Pants brevissima ballata acustica folk-punk che ci rimanda sia al grande G.G. Allin (e sì, sapeva scrivere anche notevoli pezzi acustici) ma soprattutto al cantautore ed attivista inglese Billy Bragg…..pezzo che non ci aspettavamo ma che per un qualche strano motivo sentivamo nell’aria. Che dire, che dirvi, più ascoltiamo questo Bad Choice più ci intriga, più lo sentiamo come qualcosa di “nostro” e da condividere (no, qui non consigliamo nulla per questo vi basti “scorrere la vita” in un supermercato qualsiasi), ecco ci siamo dimenticati anche di un Parental Advisory (ma per favore..). In attesa di un seguito da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).   

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