Roots! n.66 dicembre 2020 Tommaso Mantelli – 9 Useless Tunes

Tommaso Mantelli - 9 Useless Tunes

Tommaso Mantelli – 9 Useless Tunes

(2020, Shyrec)

by Simone Rossetti

9 Useless Tunes, ed è vero, sono “9 inutili brani”, la domanda da porsi è casomai un’altra, se abbiamo davvero bisogno di tutte quelle stronzate presunte utili che quotidianamente ci propinano, lasciate perdere e godetevi questi 9 inutili brani lasciati al caso ed a se stessi, se poi inutili lo siano davvero spetterà solo a voi deciderlo. Tommaso Mantelli (Il Teatro Degli Orrori, Sick Tamburo ed altre collaborazioni oltre a progetti solisti) ci prova e sceglie una dimensione più intima e prevalentemente acustica (solo chitarra e voce) pubblicando per la Shyrec questo 9 Useless Tunes, testi in inglese, una discreta voce che almeno personalmente ricorda moltissimo quella di Lenny Kravitz anche se in un contesto diverso (ma non troppo)….sonorità acustiche, introspettive, velatamente malinconiche ma non tristi, per farla breve il buon vecchio e classico cantautorato rock di scuola americana anni ’70 (ma anche ’80 e ’90) riletto però in un ottica più adatta a questi tempi e con una personale sensibilità…E saranno anche “brani inutili” ma scorrono bene, si ascoltano piacevolmente e soprattutto sanno di onesto e di quella  passione autentica ben lontana da certe produzioni indie tanto usate nelle colonne sonore di insulse serie TV americane….Detto questo non aspettatevi miracoli, è un album che va preso ed ascoltato in tutta la sua semplicità, l’unico appunto che, forse, gli si potrebbe imputare è quello di non aver osato qualcosina in più a livello compositivo (ma non sarebbe stato nemmeno il contesto più idoneo), al di là di questo va comunque dato atto a Tommaso Mantelli di aver fatto una scelta artistica che merita tutto il rispetto, confrontarsi con la propria musica e con se stessi non è mai facile, ancor meno quando la dimensione è come in questo caso “casalinga” (la produzione però è ottima). Fra i brani che preferiamo (ma non ci sono pezzi minori e tutti sono di ottimo livello) c’è la più aspra Bitter Sweet Doomsday che in certi passaggi ricorda il “tocco” di Kurt Cobain o la stessa Which Game dai profumi blues e soul, bella anche la sognante Your Place In The Universe Is Perfect (qui i rimandi sono al grande Jeff Buckley)…un’altra bellissima traccia è It Can’t Be That Bad dolce e riflessiva ma non scontata, perfetta per un risveglio domenicale sotto i primi raggi del sole, così come Just Around The Bend con un intenso refrain che chiede solo di essere ascoltato e riascoltato….noi però ci fermiamo qui e lasciamo a voi il piacere di scoprire il resto di questo piccolo lavoro, in fondo sono solo 9 Useless Tunes senza alcuna pretesa ma che sanno, a loro stessa insaputa, raccogliere i cocci della nostra anima e rimetterli in qualche modo insieme (almeno per un po’), non è poco, non sarà moltissimo, ma è quanto basta. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui). 

 

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