
The New York Bass Violin Choir – The New York Bass Violin Choir
(1980, Strata-East Records)
by Simone Rossetti
“Performing excerpts from Baby Sweets (A narrative folk, jazz opera written by Bill Lee and Sonny Brown)”
Album “bussola” nel caso stiate pensando che questo “mondo” non valga più la pena di essere vissuto, album “enorme” (enorme come concezione/approccio/progetto), album oblio (parliamoci chiaro ma a chi volete che oggi possa ancora interessare questa musica??)….Va bene, noi nel nostro piccolo ci proviamo lo stesso ed a prescindere da un esito…cultura invece di psicoanestetizzanti. Opera ambiziosa e considerando una formazione costituita principalmente da “archi” dall’esito non scontato….Bill Lee (al contrabbasso ed in qualità di compositore e direttore artistico), insieme a lui i contrabbassisti Ron Carter, Lisle Atkinson, Ron Carter, Sam Jones (solo per citare alcuni) ed occasionalmente al piano Harold Mabern, George Coleman al sax ed un immenso Sonny Brown alla batteria……Session registrate fra il 1969 ed il 1975 (ma la loro data di pubblicazione avverrà solo nel 1980) in un viaggio corale che attraverserà tutta la storia del jazz fino ad uno spingersi non solo oltre ma anche ad un prima (le note di House Of The Rising Sun un traditional pregno di spiritual-blues di straziante bellezza), c’è il jazz modale di Biskit dai profumi latin-funk e con un giro di basso da brividi, John Coltrane dall’incedere free (pezzo superbo, notturno, violento e malinconico insieme….il sax porta la firma del grande George Coleman), Keep Me In Mind altro brano corale ma dai riferimenti “classic”….ed ancora Horace Silver un “classico” che sarebbe perfetto come colonna sonora ai “titoli di coda” di questo fottuto mondo (ma come sarà mai stato posibile???…bravi ma dovevate pensarci prima) e poi Monica….ideale per quel “ the day after” quando oramai non ci sarà rimasto più tempo né per i rammarichi né per i buoni propositi……Un album che ha un costo non indifferente (almeno in rete) ma se siete così fortunati da trovarlo in qualche mercatino dell’usato (più che a qualche “fiera del disco”) non esitate e fatelo vostro (la vostra vera fortuna sarà questa) in caso contrario procuratevelo per “vie traverse”….non ve ne pentirete in ogni caso. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).