Roots! n.600 gennaio 2023 The Impressions – This Is My Country

The Impressions - This Is My Country

The Impressions – This Is My Country

(1968, Curtom Records)

by Simone Rossetti

Un salto indietro nel tempo….reale e di bellezza devastante.

The Impressions, This Is My Country, primo album (siamo nel 1968) pubblicato per la Curtom Records (etichetta fondata dallo stesso Curtis Mayfield qui insieme a Sam Gooden e Fred Cash)….Cambiavano i tempi, cambiava “un sentire”, cambiava il soul e cambiava soprattutto una consapevolezza “black”…..discografia immensa infarcita di successi e di album “stratosferici” ma anche segnata da un epilogo che ineluttabilmente presenterà il conto (Mayfield lascerà questo mondo nel 1999 all’età di 57 anni per una grave forma di diabete dopo essere rimasto paralizzato nel 1990 a causa di un incidente durante un live in quel di Brooklyn)…..Resta questa musica senza tempo, ricca di soul, gospel, doo-wop, funky….resta la vita in un quotidiano scorrere e pulsare, resta questo This Is My Country un piccolo gioiello di potenza, classe, eleganza compositiva….Niente e nessuno potrà cambiare un corso degli eventi ma nemmeno niente e nessuno potrà strappare questo album alla sua Bellezza (la b è scritta in maiuscolo e non è un errore). They Don’t Know ad aprire questo lavoro e già le orecchie sentiranno qualcosa che suona “diverso”, scura, potente, un refrain che è voce (di un popolo) e consapevolezza….C’è l’eleganza solare di Stay Close To Me, di My Womans’s Love (e che cazzo di sentire), di Loves Happening (e che un dio qualsiasi ci abbia in gloria)…e non è finita, c’è sempre la ballad I’m Loving Nothing a squarciarci budella ed anima senza pietà alcuna (ma con sublime gentilezza), il crescendo immenso e malinconico di Gone Away…..You Want Somebody Else con la voce di Mayfield ad inerpicarsi su altezze “di pura gioia” , So Unusual altra ballad da brivido ed infine a chiudere proprio la titletrack……vi lasciamo il testo per intero ed inutile aggiungere altro….si tocca il cielo con un dito.

Some people think we don’t have the right, To say it’s my country, Before they give in, they’d rather fuss and fight, Than say it’s my country, I’ve paid three hundred years or more, Of slave driving, sweat, and welts on my back, This is my country…..Too many have died in protecting my pride, For me to go second class, We’ve survived a hard blow and I want you to know, That you’ll face us at last, And I know you will give consideration, Shall we perish unjust or live equal as a nation, This is my country….And I know you will give consideration, Shall we perish unjust or live equal, as a nation, This is my country.

Siete su Roots!, siete altrove, siete altro e come sempre buon ascolto (qui o qui).

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