
The Crusaders – Pass The Plate
(1971, Tamla Motown / Chisa Records)
by Simone Rossetti
Per quasi un decennio (dai primissimi anni ’60 fino al 1970) The Jazz Crusaders poi The Crusaders (senza il “Jazz”) ed infine Jazz Crusaders senza l’articolo…..Se (cosa molto improbabile) qualcuno vi chiedesse cosa suonano “i Crusaders” sappiate che la risposta “sbagliata” sarebbe…Jazz…Soul, Funky?…mmmh..Fusion?? R&B??? Boh!!…La risposta più corretta è semplicemente Black Music (anche se poi ascoltando i 15 e passa minuti dell’iniziale medley vi renderete conto di quanto il termine “black music” possa essere riduttivo)….Una storia lunga quasi 50 anni ed una quantità impressionante di album pubblicati e lo sappiamo bene che non è mai una quantità a fare la qualità ma i Crusaders (The, Jazz o altro) sono stati una band (un collettivo) che una storia l’ha scritta, fatta e suonata. Questo Pass The Plate risale al 1971 ed è il loro primo album senza quel “Jazz” che poi vivrà frasi alterne fino ad un ineluttabile epilogo….Una totale esplosione di colori, umori, suoni, intuizioni, improvvise variazioni armoniche e cambi di ritmo che vi lasceranno senza fiato (l’iniziale medley suddivisa in 5 parti) poi ci sarà tutto un resto e che resto….Dall’ eleganza immensa di Love Can’t Grow Where The Rain Won’t Fall al groove urban-funky di Goin’ Down South, Treat Me Like Ya Treat Yaself e Listen And You’ll See fino al jazz devastante di Young Rabbits ’71 – ’72 ed al soul-blues di Greasy Spoon…Anno di dis-grazia 2023, molti dei fondatori di questa straordinaria band sono passati “a miglior vita” già da qualche anno (Wilton Felder, Wayne Henderson, Joe Sample…)….A prescindere quello che resta (che ci resta) è questa musica, splendida, potente, unica…fatela vostra, fatevene dono. Godete e condividete, da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).