
Autore: Stefano Indino
Titolo: Tales Of Wind
Tracks: 1. Alone At Home – 2. Before Sunset – 3. Coming Home – 4. Tales Of Wind – 5. Recuerdo De Astor – 6. The Moon Tonight – 7. Walking In The Grass – 8. The Little Garden – 9. Ask Me Again – 10. Looking At Me
Anno: 2021
Genere: Acoustic, instrumental, fisarmonica, bandoneόn, accordeon, latin jazz, musica mediterranea
Città: Roma
Componenti: Stefano Indino (accordeon), Paolo Batistini (chitarra), Antonio Urso (coautore in Ask Me Again e Look At Me)
Etichetta: Aventino Music
Formato: Digitale
Sito web: Stefano Indino
Stefano Indino-Tales Of Wind
by Simone Rossetti
Stefano Indino, 30 e passa anni di carriera musicale, cioè di musica, mangiata, respirata e suonata, collaborazioni di tutto rispetto ed in ogni ambito artistico (una lista lunghissima ma sulla quale non ci soffermeremo per altri motivi che intuirete a breve) e poi, poi accade di ritrovarsi fra le mani un piccolissimo album come questo, uscito da chissà dove, per chissà chi e chissà perchè; c’è una risposta a tutti e tre i chissà ma non spetta a noi dargli un senso, qualche volta le cose si fanno e seguono un loro scorrere. Tales Of Wind, pubblicato per la Aventino Music in un momento, questo luglio 2021, che purtroppo sembra ancora non promettere nulla di buono, eppure, malgrado un “tutto” con il quale quotidianamente doversi confrontare ci si prova e ci si prova anche attraverso la musica, in una dimensione più “ridotta”, più intima, più introspettiva, tanto di cappello. Da una parte lui, Stefano Indino, fisarmonicista, un suono molto sobrio e pulito, gentile, niente virtuosismi o tecnicismi di sorta, solo il suo semplice fluire, dall’altra Paolo Batistini alla chitarra (acustica), sempre con discrezione ed eleganza, questo è quello che andrete ad ascoltare, una musica che può sembrare “fuori luogo” rispetto a questi tempi bui ma non è così, almeno quando è sincera come in questo caso. C’è un brano in particolare, Recuerdo De Astor, un omaggio ad un altro grande “bandoneón”, Astor Piazzolla, Indino non ne copia (fortunatamente) il suono ma si limita ad “omaggiarlo” secondo un suo personale stile, ovviamente diverso (come è giusto che sia) ma un bel sentire; Ask Me Again sembra uscire direttamente dalle pagine di Pinocchio di Carlo Collodi, un brano dalle atmosfere malinconiche e un pò ingiallite che sembrano appartenere ad un altro tempo, bello l’accompagnamento di Batistini, semplice e disincantato; e non è da meno la delicatezza dolce-amara del tema di Looking At Me (entrambi i brani composti a quattro mani con la collaborazione di Antonio Urso), un tempo “altro” quando forse le cose, nel bene e nel male, trovavano ancora un loro senso. Discorso a parte merita Tales Of Wind, brano di rara bellezza che darà il titolo all’intero lavoro, forse il nome di Hayao Miyazaky vi dirà poco o nulla, non importa, regista giapponese di piccoli capolavori cinematografici come Porco Rosso, La Città Incantata, Il Castello Errante di Howl (solo per citarne alcuni), musica scritta da un grande compositore, anche lui giapponese, Joe Hisaishi, strane alchimie che alle volte ci confondono ed inebriano di vita. E se la jazzata Before Sunset profuma delle malinconiche melodie di un altro grande compositore, questa volta italiano, Nino Rota è in Coming Home che si respirerà quel senso di frontiera caro a Morricone; insomma, un album di musica dove c’è anche molto cinema, molto passato, molta nostalgia ma anche un presente che comunque ci appartiene e che è e sarà la nostra storia. Complimenti a Stefano Indino (ed anche a Paolo Batistini) per l’onestà e la sincerità di questa musica, non sappiamo se il mondo la meriti, verrebbe da dire di no ma lo stesso, per fare un esempio, si potrebbe dire per A Love Supreme di Coltrane, fortunatamente c’è ancora chi della musica ne fa respiro, alcune volte universale altre più intimo ma va bene così, alla fin fine è quello stesso respiro che ci consente, malgrado un tutto, di guardare (e sorprenderci a guardare) ostinatamente avanti. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).