Roots! n.233 luglio 2021 Solaris

Solaris-Io Non Trovo In Lui Nessuna Colpa

Autore: Solaris

Titolo: Io Non Trovo In Lui Nessuna Colpa

Tracks: 1. Marcho – 0050AA

Anno: 2021

Genere: Indie-rock, prog, noise-rock

Città: Ravenna

Componenti: Alberto Casadei (voce e chitarra), Paride Placuzzi (chitarra), Lorenzo Bartoli (basso) e Alan Casali (batteria), special guests: Nicola Manzan (archi) e Ottone Pesante (Paolo Ranieri e Francesco Bucci, fiati)

Etichetta: Bronson Recordings 

Formato: Digitale        

Sito web: Solaris 

Solaris-Io Non Trovo In Lui Nessuna Colpa

by Simone Rossetti

Piccolissimo Ep, due sole tracce, Marcho e 0050AA, troppo poco per capire le effettive possibilità di questo progetto ma non per intuirle. Un lavoro scritto a più mani, da una parte i Solaris, gruppo romagnolo formato da Alberto Casadei alla voce e chitarra, Paride Placuzzi alla chitarra, Lorenzo Bartoli al basso e Alan Casali alla batteria, dall’altra (che non è altra ma si faranno un tutt’uno) Nicola Manzan agli archi ed i fiati degli Ottone Pesante, Paolo Ranieri e Francesco Bucci. Questo in breve, album uscito per la Bronson Recordings in un inizio estate di questo 2021 che non sembra promettere niente di buono, secondo Ep dopo L’Orizzonte Degli Eventi del 2017 ed il loro album di debutto Un Paese Di Musichette Mentre Fuori C’è La Morte del 2020 (un bel titolo, oggi ancora più che mai attuale); Io Non Trovo In Lui Nessuna Colpa, titolo estratto da un passo della bibbia ma sul quale non avendo il necessario “sapere” preferiamo andare oltre, Solaris no, è quello che non riusciamo a comprendere, che sfugge a qualsiasi razionalità umana (che sia un pianeta od un virus), un bellissimo libro (di fantascienza, fanta-presente) dello scrittore polacco Stanislaw Lem; un artwork (del bravo Paride Placuzzi) che ben riassume questo suono, fra il granitico ed atmosfere dissonanti, cupo ed amaro, sempre pronto ad esplodere, poi ci sono questi 2 brani (per il momento disponibili solo in digitale), Marcho è il primo e, diciamolo a scanso di equivoci, è un bel brano, i limiti stanno altrove ma ci arriveremo, bellissima l’introduzione lasciata ai fiati degli Ottone Pesante, bello il testo ed i riff pesanti e sporchi delle due chitarre che mettono in risalto la natura dei Solaris, il problema (che poi non lo è ma è pur sempre una questione di attitudini personali) è che non “si esce” dai soliti schemi di un indie-rock italico che oggettivamente “ben rappresenta questo paese e questi tempi”, un fiume in piena sempre sul punto di straripare ma che oltre non andrà. Si cambia registro nella seconda traccia, 0050AA (quella che presterà il titolo a questo Ep ed il perchè lo capirete ascoltandolo fino all’epilogo finale), più noise-rock con influenze prog, bello il canto declamato di Alberto Casadei e quella sensazione di improvvisazione “free” che aleggia in tutto il brano, notevole, forse manca ancora di quell’osare in più che è segno di personalità (riuscire a far straripare quel fiume) ma l’approccio è quello giusto, le parti orchestrali di Nicola Manzan ben si amalgamano al suono dei Solaris ma non danno quell’input giusto per traghettare questa musica oltre (probabilmente non era questo il loro compito). Due brani che speriamo abbiano un seguito perchè questo dei Solaris-Ottone Pesante-Nicola Manzan è un progetto che lascia ben sperare e dalle possibilità ancora tutte da scoprire, per il momento accontentatevi e gustatevi questo Ep per quel che è, senza chiedergli un di più ma semplicemente lasciandovi coinvolgere dalle emozioni che riesce a trasmettere che non sono poche. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui). 

 

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