Roots! n.418 aprile 2022 Skiantos – Inascoltable

Skiantos - Inascoltable

Skiantos – Inascoltable

(settembre 1977 su musicassetta per Harpo’s Bazaar, successivamente in formato vinilico e CD per Italian Records/Shake Edizioni/Spittle Records)

by Simone Rossetti

Uno, due, sei, nove!

1977, Bologna, come dire un nulla, tranquilli non è mai esistito è stato solo un bellissimo sogno, intenso, unico (forse irripetibile) e breve. Il risvegio sarà di quelli bruschi, durissimi, dietro di sè una scia di dolore, sconfitte, perdite, assenze. Gli Skiantos nascono in questo contesto, ne respirano l’humus, la creatività, ne intuiranno (forse prima di tutti) una “impossibilità” ma lo faranno a modo loro perché “Non c’è gusto in Italia ad essere intelligenti (seguirà il dibattito)” e perché “Non c’è gusto in Italia ad essere dementi (ma noi continuiamo a provarci lo stesso)”; Inascoltable  ha il suono, il profumo e l’irriverenza di un suo tempo ma anche la drammaticità di questi giorni; qualcuno ha definito questa musica “rock demenziale”, no, non lo è, di demenziale c’è solo questo infausto paese, ieri come oggi. Questo è quanto e questo è “nulla”; Roberto “Freak” Antoni, Andrea “Jimmy Bellafonte” Setti, Bubba Loris e Mario “Come-Lini” Comelini alla voce e cori, Fabio “Dandy Bestia” Testoni e Andrea “Andy Bellombrosa” Dalla Valle alla chitarra elettrica, Gianni “Lo Grezzo” Bolelli alla chitarra “selvaggia”, Franco “Frankie Grossolani” Villani e Stefano “Ringo Starter” Sarti al al basso, Leonardo “Tormento Pestoduro” Ghezzi alla batteria ed infine 14 pezzi di un malsano punk rock blues dai testi ancora grezzi ma geniali, geniali per quell’ironia “non sense” che sembra sbattersene di un tutto quando in realtà sarà già un tutto. “Ero a casa di mia zia, è arrivata polizia, che volete, andate via, Faccio un Permanent Flebo, Non resiste nessuno, Tu diventi qualcuno, con un Permanent Flebo” da Permanent Flebo, “Io ti cerco in settimana, dove hai messo marijuana” da Lieve Affranto (Moderato Dolore) o MakaroniAlla fine della festa, ho mangiato una minestra al ragu` col mal di testa, ho infilato la finestra ai ai aiii, sono buoni, fatti tuoi, fatti tuoi”, una bellissima e fuori da qualsiasi logica Io Sono Un Pestone ed ancora Non Puoi Troncarmi Un RockNon puoi troncarmi un rock di prima mattina altrimenti prendo l’anfetamina”, una Spacco Tutto che sa “di ieri” ma che verrà tristemente superata da un oggi senza più alcuna ironia, Io Vi OdioE quando sento questo pezzo io divento quasi pazzo come godo, Io vi odio, E se vi guardo con ribrezzo e’ perche’ io vi disprezzo, Io vi odio, Come godo, Io vi odio, Godo, Ho bisogno di qualcosa di caldo” no, non c’è alcun odio ma solo consapevolezza di un nuovo (e già vecchio quando non ridicolo) ordine in divenire; album profetico. Andiamo, volete davvero prendere sul serio questo paese? Purtroppo si ma ci mancano gli Skiantos (!? a breve dovrebbe uscire per la Goodfellas la ristampa “riveduta e ampliata” del loro Una Storia Come Questa Non C’era Stata Mai Prima,…E Non Ci Sarà Mai Più insieme ad un 45 giri con due brani inediti), ci manca Freak Antoni, ci manca un pò di Eptadone. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).             

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