Roots! n.267 settembre 2021 RosGos

RosGos-By This River

RosGos – By This River (Brian Eno Cover)

by Simone Rossetti                    

Mi rendo conto che toccare qualcosa di sacro sia sempre pericoloso, ma ho cercato di farlo con il massimo rispetto, seppure con il tentativo di dare al brano un briciolo della mia personalità musicale.” (cit. RosGos)

E’ solo un singolo (e sapete bene che qui su Roots! non parliamo di singoli ma preferiamo aspettare un eventuale Ep o meglio ancora l’album), non solo, è anche una “banale” cover (nemmeno un pezzo originale) e come se non bastasse è anche una cover di uno splendido brano di Brian Eno, By This River, dall’album Before And After Science pubblicato per la Virgin Records nel 1977. Eppure eccoci qui ed il motivo, l’unico motivo, che ci ha spinto a questo sono state prorio quelle poche ed essenziali parole inziali di introduzione, non fosse per quelle avremmo aspettato. Artefice di questo progetto è Maurizio Vaiani (in arte RosGos), il suo nuovo album, al momento ancora senza titolo, vedrà la luce solo nella primavera prossima e sarà pubblicato dall’ottima etichetta “molto” indipendente Beautiful Losers; detto questo eviteremo la “solita” (od insolita nel nostro caso) classica “recensione” ma semplicemente parleremo di musica, molto liberamente e sempre serenamente. Domanda, a quanti di voi è mai passato per la testa di fare una cover di Hotel California degli Eagles? Si, si può anche fare (si fa di tutto) ma la “perfezione” dell’originale sarà difficile, se non impossibile, da raggiungere e non è solo una questione puramente musicale, c’è altro, un “tempo” ed una “sincronia” che non la si potrà mai ricreare, però è vero, si può fare. By This River è quell’Hotel California solo che appartiene ad un tempo “altro”, una piccola gemma di fragile bellezza per solo piano e voce, “Here we are, Stuck by this river, You and I, Underneath the sky that’s ever falling down, down, down, Ever falling down, Through the day, As if on an ocean, Waiting here, Always failing to remember why we came, came, came, I wonder why we came, You talk to me, As if from a distance, And I reply, With impressions chosen from another time, time, time, From another time”, un ascolto da brivido. Cosa aspettarsi quindi da una cover e per di più riproposta in ambito elettronico? Nulla, fino a che non la si ascolta, poi qualcosa accade; intendiamoci, l’originale conserva una sua magia compositiva praticamente intoccabile ma la rilettura che ne fa RosGos non è niente male, almeno è personale e non sa di qualcosa di “posticcio-plastificato”, anzi, è una rilettura, ovviamente plasmata, di “questi tempi” (che di magia purtroppo ne hanno ben poca); Maurizio alla voce affiancato da Toria alla strumentazione, produzione e voce; le linee vocali/melodiche del brano restano essenzialmente le stesse dell’originale, a cambiare sarà il suo sub-strato musicale/armonico, questa volta ricreato con tappeti di synth, loop di scuola ambient, rarefatte atmosfere IDM e belle cornici vocali (che ovviamente suoneranno più moderne rispetto alla versione minimale dell’originale, il che ci dispiace un pò ma non potrebbe essere diversamente). Se migliore o peggiore non spetta a noi dirlo (e non lo faremmo in ogni caso, è pur sempre una questione di gusti personali), quello che possiamo dirvi è che si tratta di una versione interessante e piacevole, ben realizzata ma soprattutto con un approccio giusto, quell’osare in più chè alla fine funziona e trova un suo senso (più attuale), poi ci sarà chi continuerà a preferire l’originale, non importa, è grande musica ed a ciascuno il suo tempo; noi ci fermiamo qui, quando sarà disponibile l’album (quindi in un contesto totalmente diverso) ne riparleremo più approfonditamente, per il momento no. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (al momento qui e per correttezza la versione originale qui). 

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