Roots! n.46 novembre 2020 Norse – Blu

Norse - Blu

Norse – Blu

(2020, Kono Dischi)

by Simone Rossetti

Non temete, qui su Roots! non ci entusiasmiamo tanto facilmente ma nemmeno ci deprimiamo….nella musica, nel fare musica, c’è sempre qualcosa di buono, non esiste musica “brutta”, tranne forse quella che ci spacciano nelle classifiche di “canzoni TV e sorrisi” o altre riviste più o meno blasonate….per fortuna esiste anche altro, che poi possa piacere o meno è una questione di gusti ma almeno è musica ed è quella che fanno (e che sanno fare) questi tre ragazzi di Biella…Il classico e semplice power trio, chitarra, basso e batteria, nient’altro…Blu è il loro secondo EP uscito nell’ottobre di questo 2020 per la Kono Dischi, registrato interamente su nastro (magnetico) e pubblicato in una edizione limitata di  “sole” 100 musicassette…può sembrare un nulla se si pensa ai numeri che girano intorno al music business ma vi assicuriamo che non lo è, anzi, richiede uno sforzo notevole, per passione, tempo ed investimento. Ma parliamo di musica, parliamo dei Norse e parliamo di questo Blu (un bel titolo ed il perchè lo capirete proseguendo nella lettura)….sono solo quattro tracce ed è un peccato (il primo) perchè si arriva alla fine che se ne vorrebbero altre, un pò come un buon piatto del quale non se ne identificano bene gli ingredienti ma ci si aspetta sempre un’altra portata nella speranza di riuscire a capire qualcosa in più…ed è un peccato (il secondo) perchè mi tocca scomodare una parola che non amo, quel “post-qualcosa” che di per sé non vuol dire nulla ma che in questo caso ci sta perché quello che suonano questi ragazzi è un post-hardcore veramente intenso, non solo, ha l’urgenza espressiva del punk anche se compositivamente più elaborato con dei momenti che sfociano in territori post-punk più malinconici…..I testi sono veramente belli come in Conforto Contemplo soltanto, il fallimento è il nostro unico conforto, il nostro opporci, alla normalità, la mia rivalsa, verso la vita, è il nostro unico talento, contemplo soltanto il fallimento”, un brano scuro, opprimente, con un crescendo di intensità che sa toccare le corde giuste, sulle stesse coordinate si muove Abitudine, una sezione ritmica potente nonché varia, non è più il classico hardcore anche se ne ha tutte le sembianze, c’è Abisso, altro pezzo che merita, più duro ed anche questo con un testo non banale “Quanta tristezza sui volti, spettri di sorrisi, accovacciati in fondo agli occhi”, questi ragazzi sanno guardarsi intorno e lo fanno con la giusta percezione di un ineluttabile….infine Colpe con il suo incedere quasi dark ma senza rinunciare ad un approccio tipicamente “punk”, pezzo che all’inizio sembra stentare, in realtà è un brano complesso che lascia il segno, affilato come una lama da rasoio….concludiamo con una considerazione (però personale e giustamente non condivisibile), la voce, uno scream che almeno in questo contesto ci sta tutto ma che alla lunga può stancare, un conto sono quattro tracce un conto è riuscire a “tenere” un album per intero ma non è solo questo, la bellezza dei testi meriterebbe davvero un maggior risalto (poi ciascuno fa le scelte che crede meglio ed è giusto così). Detto questo se siete interessati a sapere cosa si muove al di fuori dei soliti canali ufficiali (perchè nonostante quello che ci raccontano esistono anche realtà diverse) prendetevi questa musicassetta dei Norse e sparatevela a tutto volume…non è molto, non sarà il meglio in assoluto ma quello che fanno questi ragazzi è interessante e senza dubbio merita, è un Blu diverso da quello che vi raccontano in televisione ed ha un suo fascino, è onesto, sincero, ed è un blu che soprattutto chiede riscatto. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui)

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