
Morgana – Contemporaneità
(2022, Low Ambition Records / Contraszt Records)
by Simone Rossetti
Un aneddoto, niente di speciale ma non casuale. Roots! non è sempre stata così, così come la conoscete e leggete ora, ha avuto un prima ed un dopo e quel punto di “rottura”, guarda caso, coincise proprio con la “recensione” (allora le chiamavamo ancora così, recensioni) della prima demo dei Morgana…..Non fosse stato per loro saremmo ancora qui a mettere un voto finale ad ogni album…no, probabilmente ci saremmo arrivati anche da soli ma chissà quando….in realtà, e fortunatamente, ad aprirci “gli orizzonti” bastò una semplice e sottile considerazione “buttata lì”, forse immeritata per i nostri intenti ma quanto mai vera, dura, spietata, necessaria….”Il voto di un compitino in classe?”…non ricordo esattamente ma il succo era questo…Ecco, possiamo dire che dopo questo episodio Roots! è diventata davvero Roots! e da allora…sempre peggio. Da quella prima demo (era il 2020 e per noi era l’articolo n.51, qui) autoprodotta in quel di Firenze ed alla “disperata” ricerca di una label a questo album di debutto dal titolo Contemporaneità (sempre Ivan al basso, Bri alla voce, Valeria alla batteria e Sola alla chitarra)….questa volta un lavoro realizzato con cura, dall’artwork, al suono, ad un formato (disponibile anche in vinile)…..ma…ma qui parliamo di musica molto liberamente e serenamente (non “recensiamo”) e non dobbiamo rendere conto a nessuno….Un suono, qui ovviamente più pulito, meno grezzo rispetto alla demo (un suono da cantina umida e muffosa che almeno a noi non dispiaceva affatto, anzi, ci affascinava e non poco) ma che comunque non si snatura del tutto, i brani (parliamo dei quattro già presenti nella demo) leggermente “riarrangiati” con un impatto meno “crudo” e più ragionato/elaborato…peccato però perché sembrano perdere un po’ di quella “magia da prima volta”, più istintiva, di pancia (più post-punk in senso stretto) ma è anche possibile che ci sbagliamo (a ciascuno un proprio ed indiscutibile sentire) ed a prescindere restano comunque dei grandi pezzi….E no! I Morgana sono sempre i Morgana, ostinatamente “contro”, contro una società fatta di falsi luccichii, falsi proclami, quel falso buonismo a nascondere un’anima bigotta e fascista come è da sempre nella tradizione di questo paese ma attenzione…nel loro post-punk/no-wave non troverete alcuna sorta di “violenza” o di “rivalsa” (Attaccati A Niente / Stanchi) piuttosto uno sguardo lucido, freddo, fin quasi distaccato su un presente fatto di strati su strati di nulla, quel vuoto totale nel quale ci muoviamo a stento e senza ben comprendere (Realtà / Provare Ancora)…..Arianne, Contemporaneité e Dialogue Éphémère hanno testi in francese, una scelta, un tornare a guardare quelle avanguardie artistiche figlie di un secolo oramai oblio…Contemporaneità quindi, quella di un fottuto mondo, di un fottuto quotidiano vivere ma anche quella di un fottuto ed ostinato non mollare, di un mettersi in gioco “Provare fallire, provare ancora, provare fallire, fallire meglio“….Un’ultimissima “considerazione” prima di chiudere perché sta cosa ci pesa sul “groppo” come un macigno quindi (e scusateci) ma ve la “riporteremo” a prescindere da un tutto….Restate voi stessi, “vivi”, “reali”, disincantati ed in un continuo divenire sempre “altro”, mai scontato…perché il difficile inizia ora e da qui in poi a “perdersi” sarà un attimo…e questa volta nessun voto. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).