
Lonnie Johnson (with Elmer Snowden) – Blues & Ballads
(1960, Prestige Bluesville)
by Simone Rossetti
Aspettate…non date mai niente per scontato…..soprattutto quando si parla di blues.
Alonzo “Lonnie” Johnson (New Orleans 8 febbraio 1899 – Toronto 16 giugno 1970)….sepolto in quel di Philadelphia, sepolto e basta….fu eretta una lapide a suo nome solo nel 2014 grazie ad una organizzazione no-profit dedita a mettere lapidi mortuarie sulle tombe non contrassegnate di musicisti blues….Una bella storia (almeno a “lieto fine”) per un genere con il quale certo non ci si arricchiva soprattutto in quegli anni e soprattutto se eri “di colore”….Dal suonare blues al tornare a fare il bracciante o lo scaricatore in qualche macello era questione di un attimo, solo negli anni ’60 in seguito alla sua riscoperta le cose sembrarono andare un po’ meglio ma….ma poi arrivò il rock. Blues & Ballads (una delle poche registrazioni a suo nome) un sentire altro, per certi versi spiazzante (parlando di blues)….Lonnie Johnson alla chitarra elettrica e voce qui accompagnato dai bravissimi Elmer Snowden alla chitarra acustica e Wendell Marshall al basso…Tecnica superba, innovativa, elegante in un muoversi con naturalezza fra blues e jazz (confrontate i brani Haunted House e Memories Of You) e poi una voce da crooner lontanissima dal solito sentire tipicamente blues….Niente asprezze “rurali” (Delta) od “urbane” (Chicago) ma un tocco sempre molto melodico (Blues For Chris, Savoy Blues)….e poi quella ballad I Found A Dream dai tratti quasi soul (c’è più Elvis Presley qui che in Elvis Presley stesso), St. Louis Blues dai profumi R&B pezzo ancora modernissimo (e se non vi verrà voglia di muovere il piedino consideratevi già quasi fottuti….quasi, non mollate), una immensa Backwater Blues a firma Bessie Smith, lo stomp-blues di Elmer’s Blues…..Il resto di queste registrazioni scopritelo da soli che poi è l’unico e vero modo per avvicinarsi a questa musica vecchia quanto il mondo ma ancora da molti (tranquilli, l’ignoranza musicale e non imperversa) considerata “sempre uguale”. Lonnie Johnson…una sensibilità fuori dal comune ed una tecnica che sarà poi ripresa da molti chitarristi rock e jazz con ben altre fortune….Rest In Peace grande Lonnie. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).