
Les Apaches – Lidi Sud
(2022, Brutture Moderne)
by Simone Rossetti
Comprendiamo, non comprendiamo…ci affascina, non ci affascina…è ma non è….”Strano” e “notevole” (o forse no) questo Lidi Sud dei romagnoli Les Apaches (Matteo Santini alla voce, chitarra, mellotron, synth, Mattia Depaola alla batteria e percussioni, Francesco Giampaoli ai bassi, synth e shekere e Alessandro Tedesco alle chitarre)…un folk-blues così destrutturato da suonare quasi informe, disarmonico (Warm Cola#2, Free Drum)…un suono che ci rimanda ai Suicide ma molto più “tribale”, nebbioso, dal procedere incerto (Orpheus, The Importance Of Being, Un Jour Sans Fin)….echi psichedelici primi Pink Floyd (quelli con Syd Barrett per capirsi) in Except By An Evil e San Berillo, il piano “assassino” sul finale di Bateu Ivre a lasciarci intuire possibilità ancora tutte in divenire, la jazzata Jane che tanto di cappello (peccato per una voce sempre troppo effettata che fa molto indie e che a noi sta un po’ indigesta…però resta un bel pezzo)….Ma dal momento che preferiamo parlare di musica e complicarci la vita anziché limitarci a due accomodanti righe di presentazione/recensione un paio di cose sentiamo di dovervele dire…..questo Lidi Sud è un bell’album, onesto, non “radiofonico” (cioè..non si svende ad un facile e più remunerativo consumo), ha personalità ed originalità ma ha anche qualche punto debole (stiamo parlando di un nostro discutibilissimo sentire)…così ascoltiamo e ri-ascoltiamo…la sensazione è quella di un qualcosa di “sfuggevole”, spettri, fantasmi, demoni che però stentano a mostrarsi del tutto preferendo restare nell’ombra (un’ombra indie) ….un bene? un male?…..Ci si muove così fra ottime intuizioni “psycho-roots” ed altre più “rassicuranti” (Trapdoor Def, Karman Ghia, la stessa Jane) che guardano ad un alternative-indie/alt-folk già detto, scritto e riciclato….si tratta ovviamente di scelte artistiche che non discutiamo però sì, ci piacerebbe che questi demoni si mostrassero in tutta la loro follia ed ineluttabilità, quei demoni dei quali ci nutriamo ed allo stesso tempo ne siamo pasto….ma ci siamo quasi….In attesa di un seguito che già pregustiamo da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).