Roots! n.294 ottobre 2021 La Grazia Obliqua

La Grazia Obliqua - Oltre

La Grazia Obliqua – Oltre

by Simone Rossetti

Album, o meglio Ep, che non ci ha convinti del tutto (non credeteci, sono pur sempre considerazioni personali quindi molto discutibili) ma anche un Ep, ed è questo che alla fine conta, estremamente interessante (ed in questo caso credeteci); iniziamo col dirvi che i La Grazia Obliqua arrivano da Roma e sono Alessandro Bellotta alla voce e chitarra acustica, Alessandra Trinity Bersiani alla voce, tastiere, flauto, programming e percussioni, Massimo Bandiera alla voce e basso, Valerio Michetti alla batteria e Gianluca Pinelli alla chitarra elettrica; una storia iniziata in un ormai lontano (per tempi e contesti) 2012, del 2017 è il loro primo Ep omonimo per la X-Records al quale seguirà nel 2019 Canzoni Per Tramonti E Albe – Al Crepuscolo Dell’Occidente (Contempo Records) loro debut-album ed infine questo Oltre (ottobre 2020) inzizialmente autoprodotto ed ora disponibile anche in vinile per la Toten Schwan Records. Poi viene la musica e qui, non lo neghiamo, qualche difficoltà l’abbiamo avuta; musica che è come il ritratto di un volto ma dai tratti non ben definiti, delineati (il che potrebbe essere un bene ma non sempre), atmosfere cupe e severe che rimandano a sonorità dark wave e gothic anni 80 ma anche ad un atmospheric black metal molto melodico, discorso che però non vale per tutte le tracce, o almeno non in egual misura, in altre si sentono maggiormente influenze prog e cantautoriali mentre il tutto è accompagnato da un uso di elettronica che francamente non ci convince ma attenzione, qui si entra in ambiti di gusto personali che possono giustamente variare da persona a persona in base ad un suo personalissimo sentire. Ep che si apre con la traccia omonima, Oltre, veramente notevole per testi e la bella voce “greve” di Alessandro Bellotta, un sound oscuro dai forti richiami dark e con un bel crescendo che purtroppo imploderà in una tecno-dance che ci lascia un pò perplessi; segue Resta, più cantautorale ed onirica, non male anche se forse troppo appesantita da orchestrazioni elettroniche; si prosegue con le atmosfere acoustic prog di Piovono Pietre, un bel brano a dimostrazione che a questi ragazzi la classe non manca (il flauto suonato da Alessandra sarà la ciliegina sulla torta per chi ama certe sonorità), pezzo non facile ma di grande intensità (peccato per il testo “declamato” parte in italiano e parte in inglese) ed a chiudere Waiting For The Dawn lasciata alla voce, fragile si ma proprio per questo con un suo carattere, di Alessandra Bersiani, brano interessante, sempre dalle tinte molto oscure ma con un refrain quasi solare, anche in questo caso a non convincerci è il testo “bilingue” mentre l’elettronica, qui predominante, ci sta tutta. Un album interessante alle volte può essere anche migliore di un semplice “buon album”, non è (e non lo è mai) solo una questione di piacere o meno ma di un “confrontarsi” (anche con i propri limiti); un lavoro che come avrete intuito ci è sembrato non completamente messo a fuoco ma potremmo anche sbagliarci, non pretendiamo di avere la verità in tasca, è un Ep quindi ancora con un tutto in divenire e crediamo un bel divenire, l’importante è che non lasci indiffernti, che sia stimolo e curiosità insieme e questo Oltre lo è. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).  

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