
Kill Your Boyfriend – Voodoo
(2022, Shyrec)
by Simone Rossetti
Quella utopica “quadratura del cerchio” o se preferite quel triangolo perfetto al quale (a scanso di equivoci) non crediamo….eppure questo lavoro dei trevigiani Kill Your Boyfriend gli si avvicina molto….un molto che non vuol dire un tutto ma c’è….quasi/senza quasi….Suicide, Joy Division, i Jesus And Mary Chain di Psychocandy…un rock’n’roll “distorto”, amfetaminico, forse non sempre messo ben a fuoco (su questo ci ritorneremo) ma un gran bel sentire….vi avvisiamo che di “lustrini e pailettes” fortunatamente qui non ne troverete ma troverete ben altro e ben più meritevole. Matteo Scarpa (chitarra e voce) ed Antonio Angeli (batteria e sampler) almeno in “versione” studio mentre live saranno in trio….E si parte subito con il “botto” e che botto…The King dove uno “strafatto” Elvis Aaron Presley in avanzato stato di decomposizione salirà di nuovo sul palco per riprendersi ciò che gli spetta di diritto….puro e spietato rock’n’roll al 100% deviato in sonorità noise/Lo-fi, ritmica scarna, essenziale e poi quella timbrica vocale (di Matteo…non di Elvis) che a tratti ricorda quella di Ian Curtis dei Joy Division, spiazzante/affascinante/disturbante….non saranno da meno The Man In Black più tirata e con un bel crescendo di scuola post-punk e Mr Mojo con ancora i Suicide ed i Jesus And Mary Chain come punti di riferimento ma per farsi altro….c’è Buster una sferragliante e notturna desert ballad lanciata verso un nulla dal perverso fascino e The Day The Music Died, oscura, bella (sembra di ascoltare i New Order di Movement…fantasmi)……A convincerci meno le ultime due tracce Papa Legba e la conclusiva titletrack, già più “moderne”, già altro (soprattutto già meno rock’n’roll), un divenire interessante ma forse non ancora messo ben a fuoco. Musica “derivativa” si dirà, vero ma che non manca di una propria originalità, i Kill Your Boyfriend vanno dritti per la loro strada, ostinatamente, in un percorso iniziato sul nascere degli anni 2000…una musica che sta al centro di quella “quadratura perfetta” (mai semplice) dove la “piacevolezza o meno” di un ascolto passa quasi in secondo piano rispetto alle possibilità di uno spingersi oltre, di un osare oltre…ci viene da dire (ma si tratta pur sempre di una considerazione liberamente soggettiva e discutibile)…“dritti per la propria strada” sì ma non accontentandosi di un “centro” e questo Vodoo c’è, i Kill Your Boyfriend ci sono. In attesa di un seguito da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui), godete e condividete..a proposito, se la notte di Halloween vi capitasse di incontrare Elvis the Pelvis in persona tranquilli…sappiate che non è mai morto.