
Jabel Kanuteh, Marco Zanotti – Are You Strong?
(2022, Brutture Moderne)
by Simone Rossetti
Per onestà d’intenti e senza tanti giri di parole; personalmente di quel bellissimo ed immenso continente (nonché devastato e martoriato dai soliti “interessi” oramai secolari) che prende il nome di Africa posso solo dire di non saperne praticamente nulla se non per quanto appreso su tristissimi testi scolastici, per quel poco che musicalmente ho avuto modo di ascoltare (Salif Keita, Youssou N’dour, Manu Dibango) e per quelle poche (ma mi ritengo fortunato) persone provenienti da quel “mondo altro” che ho avuto modo di conoscere e che ovunque adesso siano (ed ovunque sarò) porterò sempre dentro di me. A braccio” quindi, ad intuito e lasciando perdere quella “formalità” della quale ne facciamo sempre e volentieri a meno; World Music? No, lasciate perdere, sarebbe riduttivo e non renderebbe merito ad una musica di ben altro spessore e respiro; in Gambia (terra di origine di Jabel Kanuteh) si chiamano Griots, Cantori Della Lode, depositari della tradizione orale, poeti, musicisti, narratori ed è da qui che partiremo per arrivare ad un oggi ed a quest’ultimo lavoro (per la cronaca segue Freedom Of The Movement del 2020) a firma Jabel Kanuteh (Kora, voce e percussioni) e Marco Zanotti (batteria, percussioni, mbira, cori), non citeremo se non casualmente tutti gli altri musicisti che in qualità di ospiti collaboreranno/contribuiranno a vario titolo nelle singole tracce, non ce ne vogliate ma tanto di cappello a tutti; il titolo Are You Strong? fa riferimento (cosa che non sapevamo ma per una volta ci siamo affidati a quanto riportato dalla classica press-kit promozionale) ad un gioco di carte popolare nell’Africa occidentale (“gioco” qui riletto come vita, come un vivere) e tanto per saltare di palo in frasca lo strumento preponderante che ritroverete in tutti i brani sarà la Kora, strumento-cordone ombelicale tradizionale africano a 21 corde (cordofono sì ma non proprio una chitarra), questo in breve, oltre non ci spingeremo un po’ per evidenti nostre “mancanze” un po’ perché è il momento di parlare di questo lavoro. Un gran bell’album che per respiro, intensità narativa, suoni ci pone di fronte ad una domanda, per cosa e dove ci siamo persi? Rispondetevi da soli; ad aprire le danze (e non è solo un modo di dire) la titletrack Are You Strong, sarà per il sax del bravo Gianni Perinelli, sarà per le sue aperture armoniche ma qui si sentono tutte le influenze di un jazz Coltraniano, aperto, libero, armonioso che poi andranno a fondersi con i ritmi afro di Zanotti e percussioni tradizionali (il tama qui suonato da Kalifa Kone); Gambia ma non solo, Senegal, Ghana, Mali ed ancora e ancora nelle splendide (lo scriviamo con molta umiltà ben consapevoli di non essere nessuno) Saabu, Beh Mang Wonoo, una malinconica Masaneh Ceesay introdotta dal cello di Francesco Guerri, immenso così come la voce a volte aspra altre più dolce di Jabel ed infine una nostalgica Itele Bensambala. Verrebbe da dire, molto facilmente e banalmente, che questo Are You Strong? sia un “viaggio” ed in parte lo è ma non è questo il punto, è consapevolezza, narrazione, “sapere e conoscenza”, quel viaggio non sponsorizzato da una qualsiasi agenzia multi-fucking ad uso e consumo di un compiacente “gregge” ma che richiede ben “altro”, un altro solo vostro ed al quale vi lasciamo perché lo merita, perché lo meritate, perché quell’armonia con un fottuto mondo prossimo ad una sua dismissione passa anche da questa musica (armonia come elevarsi oltre, armonia da dove ri-partire per costruire qualcosa di nuovo e speriamo diverso). Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).