
I Viaggi Di Madeleine – Tra Luce E Ombra
(2023, M.P. & Records)
by Simone Rossetti
Cronache da un pomeriggio umidiccio e posticcio passeggiando (cuffie alla mano…alle orecchie) fra le strade di un quartiere che probabilmente ha visto giorni migliori…..Così, tanto per passare il tempo ed in realtà nemmeno troppo convinti (ma non chiedeteci un perché)…..poi quel suono, secco, privo di inutili fronzoli (soprattutto considerando il genere), da “presa diretta”, quel “suono” che qui amiamo a prescindere….ed è così che la cosa si è fatta interessante. Progetto a firma Francesco Carella (voce, tastiere, chitarra, piano Rhodes, basso synth) e Giuseppe Quarta (batteria) duo salentino qui al loro secondo album insieme a dei compagni di viaggio che tanto di cappello (ma ne riparleremo in seguito)….Nostalgia di quei “giorni migliori”?? Lasciate perdere, era un cesso allora così come lo è oggi solo con modalità “leggermente” più inquietanti ma in questo lavoro, di rara e disarmante bellezza, troverete pane per i vostri denti e per la vostra anima…..Influenze krautrock (Can, Neu!, Faust), prog di scuola italiana anni ’70, jazz, hard rock…..un sentire “mistico” che profuma sì di altri tempi ma quello che andrete ad ascoltare no….Prendete nota, mese di giugno di un infausto 2023….e si parte con l’incedere kraut della strumentale Migrazioni a disegnare una rotta che sarà il leitmotiv per tutto l’album (grande lavoro di Quarta alle percussioni e tanto di cappello), l’hard rock di scuola Deep Purple di Frequenze Solari con un superbo sax a firma Roberto Gagliardi, la jazzata Poker con alla voce e basso il grande Richard Sinclair (Caravan, Camel, Girgamesh….), le atmosfere funky-rock di Bronx (voce narrante di Santi Spanna) “Quest’epoca folle, di gente malata, parole inutili che non valgono più a niente, non valgono più a niente”, la bellissima e malinconica Androgino, l’hard blues anni ‘70 di Road Roller (alla chitarra elettrica Pietro Sansonetti) fino alla conclusiva Nostalgie semplicemente bella (e questa volta non ci sbagliamo) con il violino di Francesco del Prete che vi trasporterà letteralmente altrove…..altrove e questo vi basti. E ora che succede? Esattamente nulla, ascoltatevi questo Tra Luce E Ombra per quello che è, per il suo sound, per il suo essere quei “giorni migliori” ma anche il nulla devastante di questi tempi…..con poesia, sensibilità, armonia. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).