Roots! n.639 febbraio 2023 Guru’s – Jazzmatazz Volume 1

Guru's - Jazzmatazz Volume 1

Guru’s – Jazzmatazz Volume 1

(1993, Chrysalis Records)

by Simone Rossetti

An experimental fusion of hip-hop and jazz…

E no c’è anche altro…..c’è che la vita di sconti non ne fa a nessuno prima o un dopo che sia….molti obieterranno “si ma meglio dopo”…..”meglio cosa” tanto alla fin fine quello è, siamo solo granelli infinitesimali in uno scorrere presumibilmente eterno ed a questi torneremo….Keith Edward Elam, in arte Guru (1961 – 2010, un mieloma multiplo) già nei Gang Starr ma prima ancora la New York degli anni ‘70, il Bronx (l’equivalente di una “riserva” etnica), un groove ancora primordiale che di lì a poco esploderà in mille rivoli e contesti completamente diversi, l’hip-hop…..Lo ammettiamo, la differenza culturale che ci separa in questo nostro “essere bianchi/europei” è enorme, la verità è che per capire pienamente questa musica (le sue radici ed un suo presente) dovremmo essere “neri, di colore, di un ghetto” cosa che “non siamo” (stranamente si potrebbe dire lo stesso per il blues, il jazz, il soul….ma su questo ci ritorneremo) discorso un po’ complesso (qui viviamo altri ghetti ed altre problematiche storiche)….Jazzmatazz non è un album jazz né “forse” un album prettamente hip-hop, è un tutto, è soprattutto un soul riletto in versione hip-hop, R&B, elegante e piacevole quanto basta (Trust Me, When You’re Near, Sights In The City) a prescindere un bel sentire (per la cronaca a questo Volume 1 seguiranno i Volumi 2 e 3)…..Notevole soprattutto dove si “rischia”, soprattutto dove il jazz sembrerà imporsi di prepotenza (Transit Ride, Slicker Than Most, Le Bien, Le Mal, Teka A Look (At Yourself), No Time To Play)….un jazz/hip-hop suonato da musicisti di tutto rispetto, Donald Byrd alla tromba e piano, Roy Ayers al vibrafono, Courtney Pine al sax, Ronny Jordan alla chitarra, Lonnie Liston Smith al piano elettrico, Brandon Marsalis ai sassofoni, le voci soul di N’Dea Davenport, Dee C Lee, Carleen Anderson per un lavoro “notturno e solare” allo stesso tempo ben consapevole delle radici di questa musica, della storia di un popolo, proiettato in un “sentire” ed in una “visione” oltre….quel lascito che forse oggi ai soliti più suonerà “vecchio”, non importa, per noi soliti meno pur sempre un bel lascito per questo fottuto mondo…

Peace yo, and welcome to Jazzmatazz: an experimental fusion of hip-hop and live jazz. I’m your host the Guru. That stands for gifted, unlimited, rhymes, universal. Now I’ve always thought of doing something like this, but I didn’t want to do it unless it was going to be done right, know what I’m saying? ‘Cause hip-hop, rap music, is real. It’s musical, cultural expression based on reality. And at the same time, jazz is real and based on reality. So I want to let you know that it was indeed a blessing and of course a pleasure to work on such a project with so many amazing people…..I say to you, listen and enjoy, and check it out.” (Introduction by Guru)

Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).

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