Roots! n.544 ottobre 2022 Fernandhell – “And The Gatten Army”

Fernandhell. - “And The Gatten Army”

Fernandhell. – “And The Gatten Army”

(2022, Go Down Records)

by Simone Rossetti

Prima di entrare nel merito seguiteci per un attimo….Fernandhell. con un punto, il perché di questo punto non lo sappiamo (nè lo vogliamo sapere) ma c’è e ne prendiamo atto, in fondo “un punto” ce lo abbiamo tutti……”And The Gatten Army”, un titolo come un altro si dirà, vero ma solo in parte….se avrete la fortuna di “beccarlo” in giro per un live sappiate che lo troverete a firma Fernandhell. And The Gatten Army (lui ed il suo gruppo…no, meglio parlare di gruppo a tutto tondo). Abbiamo finito? No, c’è altro, Livio Montarese (già nei The Peawees e King Mastino) oggi non più un ragazzo ma… (aspettate un attimo perché di questi tempi non si capisce un cazzo, il giovane è già vecchio ed il vecchio è ancora giovane…da parte nostra che se ne vadano tutti affanculo, psicologi, sociologi e salutisti vari) suona e “scrive” come se quei “16 anni” non fossero in realtà già altro…lo stesso negozio di dischi, l’ultimo album degli Hüsker Dü, dei Green Day, dei Nirvana…Fernandhell, incurante di un tutto, incurante di un tempo……Progetto solista (voce, chitarra, basso e batteria saranno tutta farina del suo sacco), un gran bel sentire (tradotto, niente di innovativo ma ha, e sempre lo avrà, ancora un senso), peccato….peccato sia solo un EP di appena 5 tracce talmente frizzanti, intense e leggere che vi scorreranno davanti agli occhi (orecchie) senza che ve ne rendiate nemmeno conto…un merito? Un demerito? Prima ascoltatele…e siccome siamo spudoratamente di parte (musicalmente) non possiamo non partire da una HüskerDüiana Marceline…suono cupo, ovattato, un punk dalle atmosfere psichedeliche che ci ricorda come attitudine e “filosofia” Bevis Frond/Nick Saloman, un sentire malinconico, grezzo ma quanta dolcezza……”ci sono” i Nirvana di 99 e quando partirà quel maledetto refrain non ce ne sarà per nessuno…il punk rock di Run, Teddy, Run da cantare a squarciagola e non senza una lacrimuccia…ancora loro, gli Hüsker Dü (insieme ai Ramones) in tutta la loro semplicità…pezzo da divorare, godere e condividere come se fosse quell’ultima possibilità….ma non è finita c’è ancora la conclusiva Mardi Gras (P. Billygoat alla chitarra solista) un pezzo che, con tutto il rispetto, Bob Mould deve ancora scrivere….solare, arioso, armonicamente immenso, sparatevelo a 1000, 10000, un milione di watt e che la gioia di questo cazzo di vivere sia con voi, con chi amate e con chi vi ama. Un EP di alternative rock fieramente ed ostinatamente “fuori tempo massimo” (forse) ma non ce ne può fregare di meno….non ce ne può fregare di meno se questi tempi sono altro, se Fernandhell. (sempre con il punto) potrebbe avere l’età di mio nonno (tranquilli non ce l’ha, è tanto per dire), se di fronte a questa musica restiamo spiazzati, spogli di un tutto…ma qui si vola, si vola fin dove (unico limite) avrete il coraggio di spingervi ed “accontentarvi” (non fraintendete)…..No, questo “And The Gatten Army” non ci basta….maledetti EP!. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).

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