

Emperor – Prometheus: The Discipline Of Fire & Demise
(2001, Candlelight Records / Nuclear Blast)
by Simone Rossetti
“There Was Nothing”
Si fa presto a dire black metal…..Nel 2001 (anno di pubblicazione di questo Prometheus: The Discipline Of Fire & Demise nonché, reunion a parte, loro quarto ed ultimo lavoro in sala di registrazione) la sacra fiamma del black metal era già altro, lontani erano i tempi della Inner Circle (se vi interessa al riguardo troverete tutto il gossip che volete cercando in rete), lontani erano i tempi dove veniva dato fuoco alle chiese e profanate le tombe ma soprattutto diverse erano le tematiche in un genere che si apriva musicalmente ad “altro”. Anche gli Emperor così come molte altre band di un preciso momento/contesto storico (quello dei primissimi anni ’90 in terra scandinava) non ebbero vita facile ma fortunatamente (qualche volta funziona) la musica può aiutare a crescere o per lo meno a non perdere del tutto una bussola (e non è poco). Prometheus non rinuncerà alla “classica” violenza di un primordiale black metal delle origini ma compositivamente evolverà in altro (epic, symphonic) con una potenza e maestria tecnica che avrà pochi eguali….Ihsahn alla voce, chitarre, basso e programming vari, Samoth alla chitarra e Trym Torson alla batteria e percussioni….benvenuti nel nuovo mondo. Eruption è un capolavoro assoluto, annienta, distrugge e dilania l’anima quando la voce di Ihsahn passerà da un puro scream ad un lamento “pulito” di sfiancante bellezza, Depraved dall’incedere ritmico tritaossa ma armonicamente superba (molto HM, quasi un ritorno alle origini pre-black), c’è l’oscura Empty dalle ripartenze prog (tanta roba), The Tongue Of Fire devastazione pura ma aspettate la sacralità dell’intermezzo ed il suo finale….L’abisso di In The Wordless Chamber (poesia per pochi eletti), le dissonanze di Grey, di He Who Sought The Fire fino al crescendo epico della conclusiva Thorns On My Grave…strapotente, onirica, infausto presente, Arte. Un giorno gli Emperor ci/vi “mancheranno” ma quel giorno non è ancora arrivato e non arriverà mai….Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).