Roots! n.716 giugno 2023 Claudio Luongo – Cloudy

Claudio Luongo - Cloudy

Claudio Luongo – Cloudy

(2023, Aventino Music)

by Simone Rossetti

Sì, è magnifico vivere di solo spirito e giorno dopo giorno testimoniare alla gente, per l’eternità, soltanto ciò che è spirituale. Ma a volte la mia eterna esistenza spirituale mi pesa, e allora non vorrei più fluttuare così in eterno, vorrei sentire un peso dentro di me, che mi levi quest’infinitezza, legandomi in qualche modo alla terra. A ogni passo, a ogni colpo di vento, vorrei poter dire: “ora”, “ora” e “ora”. E non più: “da sempre”, “in eterno”.” (Damiel da Il Cielo Sopra Berlino, 1987, Wim Wenders)

In tutta la nostra plateale ignoranza (e con molta umiltà) non avevamo la minima idea di chi fosse Claudio Luongo fino a questo momento (stiamo ascoltando ora il suo ultimo lavoro dal titolo Cloudy edito per Aventino Music)….Pianista, compositore, direttore d’orchestra, autore di musiche per documentari, film e programmi televisivi che vi saranno sicuramente familiari (da parte nostra poca TV e molta birra)…..Malgrado un tutto giochi a nostro sfavore la verità è che alla fin fine questo Cloudy non è “nient’altro” che un album (un bellissimo album) come molti altri e Claudio Luongo non è quella “figura mitologica” che immaginavamo ma semplicemente una persona, un pianista….quel pianista gentile che qualche volta camminando sul marciapiede vi sarà anche capitato di ascoltare “Senti! C’è qualcuno che sta suonando il pianoforte!”….avete capito. Da parte nostra ci limiteremo a parlare di questo lavoro così come di un qualsiasi altro album hardcore, black metal, jazz, blues, musica contemporanea e sempre molto serenamente e liberamente (condivisibile o meno)….La Titletrack ha una forza evocativa dalle atmosfere epiche ed ariose che vi sembrerà (non solo vi sembrerà) di spiccare il volo sulle ultime macerie di questo mondo….e poi quel violoncello (o viola) così malinconico da farci/farvi ripiombare brutalmente con i piedi per terra (su questa povera terra)…..c’è il piano-solo di Appearance da un osare quasi “pop” ma che sentire e che perdersi….Erased “antica” e misteriosa come le onde di un mare che da sempre ci sovrasta ed incombe, le malinconiche note di Evanescence, di L’addio, di The Hope fino alla conclusiva Sorellina. Dolcezza…dolcezza….forse sarebbe meglio dire tenerezza (parola che forse potrà suonare strana di questi tempi ma che malgrado “un tutto” ha ancora un senso)……Un po’ amaramente ma questa musica non ce la meritiamo (noi e questo mondo), oramai siamo altro, siamo un peggio, siamo quello che ci “viene dato” (e con tutto il rispetto per i maiali, loro non hanno colpe)…..e no, non può funzionare così, non può…..Chi è Claudio Luongo?? Per noi “è” queste note e ci basta ed avanza. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).

Vi starete chiedendo cosa c’entra quella citazione iniziale….assolutamente nulla….se solo ci fosse dato un tempo, se mai ci è stato dato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!