Blank Generation – The End..?
(2022, autoprodotto)
by Simone Rossetti
Preludio
Samara, “piccola” e prosperosa cittadina industriale situata a poche centinaia di chilometri ad Est di Mosca che si affaccia sulla riva sinistra del fiume Volga.
Sonata
Abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere (prima di musica poi di altro) con questi ragazzi (di Samara appunto)…..”Come vanno le cose in Russia? Dannazione, siamo entrati in un specie di totalitarismo…Paura, propaganda, divieti….”. Situazione non molto diversa da qui solo vissuta in prima persona (noi, si direbbe, più di riflesso o così è come ci viene raccontato…ma non è vero). A scanso di equivoci qui non prendiamo le parti di nessuno….quello che però (molto beatamente) ci raccontano (e ci raccontiamo) è che in questo cazzo di conflitto noi non siamo coinvolti, nel mentre però si continua (come parte “buona”) ad inviare sempre più armi “ad una parte in causa” nell’ipocrita e falsa illusione che questo possa contribuire ad una “pace/vittoria” (contro la Russia??? Ma stiamo scherzando???)…..Interessi di parte (interessi comuni) che noi al momento non comprendiamo ma che paghiamo sulla nostra pelle…noi e loro (soprattutto loro).
Hey! Ho! Let’s Go!
Brutta storia e della quale non è dato conoscere un epilogo…detto questo passiamo alla musica…i Blank Gerneration, Vitaly alla voce, basso e tastiere, Alex alla chitarra, Anastasia alla voce e tastiere e Sergey alla batteria….testi e titoli dei brani che si alterneranno fra l’inglese ed il russo (non neghiamo di avere qualche difficoltà a riportare i titoli in russo ma qualcosa ci inventeremo)…17 tracce (non sono mai poche ma che per una volta, lasciatecelo dire, non suonano come le “solite troppe”) per un album spiazzante (compositivamente), di una intensità e fragilità emotiva che tanto di cappello…..hardcore, punk, no wave, post punk, fino ad un “amfetaminico” rock’n’roll di scuola anni ’80 ma anche altro e che altro!….Difficile venirne a capo ma non temete…..You Next trascinata dalla bellissima voce di Anastasia vi riporterà ai primi Sonic Youth (quelli ancora di pancia, budella e No Future), c’è lo psycho rock’n’roll di Baby a deragliare senza pietà alcuna sulle corde della chitarra di un Elvis Presley (e dei suoi demoni)…i Dead Kennedys di Ready To Kill (ma anche G.G. Allin, i 7 Seconds, i Flipper…e chissà quanti altri), la tiratissima Blank Generation vero e proprio inno senza tempo (dal ’77 in poi fino ad un cazzo di oggi), la mazzata fra i denti della traccia n.10 (titolo e testi in russo), una dissacrante n.11, la devastante n.7, Meteor Rain….tutti brani improntati ad un hardcore-punk senza tanti fronzoli, suonato di pancia, sudore e cuore ma non crediate che sia finita qui…Di cristallina e pura bellezza è No Final (100% Jefferson Airplane….e che sentire) ed è qui che la voce di Anastasia darà il suo meglio in un fatale incantarci e rapirci fino al blues malsano e distorto della traccia n.3 (Мефедрон…alla fine ce l’abbiamo fatta!).
Onestamente e molto umilmente non sappiamo quanto questa musica possa essere un diretto riflesso di un particolare momento storico….forse è troppo presto, forse per un capire/assimilare/rivomitare un tutto serviranno anni, forse decenni (scorrere permettendo) ma intanto qualcosa si muove, derivativo certo ma c’è….ed è quell’urgenza creativa che nel suo piccolo (piccolo come momento ancora in divenire) riesce a farsi arte nella ricerca di in un non banale e scontato sopravvivere. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui parziale o qui).
English Version (?)
Blank Generation – The End..?
(2022, self-released)
by Simone Rossetti
Prelude
Samara, a “small” and prosperous industrial town located a few hundred kilometers east of Moscow overlooking the left bank of the Volga River.
Sonata
We had the opportunity to have a chat (first about music then about something else) with these guys (from Samara in fact)…..”How are things going in Russia? Damn, we have entered a kind of totalitarianism… Fear, propaganda, bans….”. Situation not very different from here only experienced in first person (we would say more reflexively or we are told … but it is not true) … For the avoidance of doubt here we do not take sides with anyone …. what but they tell us and we tell ourselves (very blissfully) in this fucking country is that we are not at war while more and more weapons continue to be sent “to a party in question” in the hypocritical and false illusion that this can contribute to a “ peace”/victory (against Russia??? Are you kidding???)…..in the meantime who pays the costs of this madness, on both sides of this fucking world, are always and only the ordinary people, those who have no say in the matter (and given the times, at least here, they seem to want to have it).
Hey! Ho! Let’s Go!
A bad story whose epilogue is not yet known, a bad story for us “here” and for them “there”… having said that, let’s move on to the music…The Blank Generation, Vitaly on vocals, bass and keyboards, Alex on guitar, Anastasia on vocals and keyboards and Sergey on drums….texts and song titles that will alternate between English and Russian (we don’t deny that we have some difficulty reporting the titles in Russian but we’ll invent something)…17 tracks (they are never few but for once, let us tell you, they don’t sound like the “usual too many”) for a surprising album (compositionally), of an emotional intensity and fragility that hats off ….. hardcore, punk , no wave, post punk, up to an “amphetamine” rock’n’roll of the 80s school but also other and what else!…. It’s difficult to figure it out but don’t worry, the feeling will be “other”..…You Next dragged by the beautiful voice of Anastasia will take you back to the first Sonic Youth (those still of belly, guts and No Future), there is the psycho rock’n‘roll by Baby to derail mercilessly on the guitar strings of an Elvis Presley (and his demons)…the Dead Kennedys of Ready To Kill (but also G.G. Allin, 7 Seconds, Flipper…and who knows how many others), the very tight Blank Generation, a real timeless anthem (from ’77 onwards until fucking today), the blow between the teeth of track n. 10 (title and lyrics in Russian), an irreverent n.11, the devastating n.7, Meteor Rain….all songs marked by a hardcore-punk without many frills, played with belly, sweat and heart but don’t think that it’s over here…Crystalline and pure beauty is No Final (100% Jefferson Airplane….and what to hear) it is here that Anastasia’s voice will give its best up to fatal enchant and enrapture us up to the unhealthy and distorted blues of the track n.3 (Мефедрон….in the end we made it!).
Honestly and very humbly, we don’t know how much this music can be a direct reflection of a particular historical moment….perhaps it’s too early, perhaps to understand/assimilate/vomit again it will take years, perhaps decades (weather permitting) but in the meantime something is moving , certainly derivative but there is….and it is that creative urgency that in its small way (small as a moment still in the making) manages to become art in the search for a non-trivial and obvious survival. From Roots! that’s all and as always good listening (here partial or here).