Azgarath – Old
(2023, Chaoscibel/Remparts Productions/The Ritual Prod.)
by Simone Rossetti
Old come vecchio….antico, dimenticato, arcaico, obsoleto…..passato. No, i francesi Azgarath in una formazione “ridotta” (i soli Cryptic Soulslayer alla batteria e Maeror alla voce e chitarra) vanno oltre….prendono questo “vecchio” e lo fanno “urgenza espressiva” fregandosene di un tutto, alla faccia di un tutto e che piaccia o meno….Old come un primordiale black metal di scuola scandinava (pensate ai Mayhem ma ancora agli inizi mentre provano in una cantina “dimenticata da dio”)….Old come violenza (quella buona) in tutta la sua purezza, devastante, opprimente, senza concessione alcuna a compiacere un presente massificato su ascolti preconfezionati…..Nocturnal Mass è quell’ultimo giorno, si suona per questo, fino allo stremo delle possibilità fisiche, Ruins sezione ritmica a martello, riff su riff ad implodere su se stessi trascinati dallo scream di Maeror, qualche breve momento per “riprendere” fiato ma non c’è più tempo, la fine è imminente, ineluttabile…..Ancient Rites in un “pestare” ancora e se possibile più cupo ed epico e visti questi tempi un gran sentire a prescindere (una malinconia di fondo che toglie il respiro…ed anche se ai soliti stolti di questo fottuto mondo non dirà nulla per noi è vita) ed infine la title track e qui ok…..ok nel senso che essere “lì” (in quella cantina e con “questi ragazzi”) sarebbe tutto un altro sentire e comprendere. Visto il genere e comprendendone la diffidenza di molti possiamo solo dirvi che forse non sarà di vostro gradimento ma c’è sempre quel forse ed è un bel forse….andate oltre ed osategli un ascolto perché lo merita (registrazione a parte ma è proprio così che deve suonare) e perché non potrà che farvi bene (e se poi non vi dovesse bastare c’è sempre il loro precedente doppio album Echoes From The Past…tanta roba). Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).
English Version (??)
Azgarath – Old
(2023, Chaoscibel/Remparts Productions/The Ritual Prod.)
by Simone Rossetti
Old as old….ancient, forgotten, archaic, obsolete ….. past. No, the French Azgarath in a “reduced” formation (Cryptic Soulslayer on drum and Maeror voice and guitars) go further….they take this “old” and make it “expressive urgency” not caring about a whole, in spite of a whole and like it or not….Old like a primordial black metal of the Scandinavian school (think Mayhem but still in its infancy rehearsing in a “god-forgotten” cellar)….Old like violence (the good one) throughout the its purity, devastating, oppressive, without any concession to please a mass present on pre-packaged listening….. Nocturnal Mass is that last day, we play for this, to the limit of physical possibilities, Ruins hammer rhythm section, riff on riffs to implode on themselves dragged by Maeror’s scream, a few brief moments to catch their breath but there is no more time, the end is imminent, inevitable…..Ancient Rites in a “pounding” again and if possible more gloomy and epic and seen quest the times a great feeling regardless (a background melancholy that takes your breath away… and even if it won’t say anything to the usual fools of this fucking world for us it’s life) and finally the title track and here ok…..ok in the sense that being “there” (in that cellar and with “these guys”) would be a completely different feeling and understanding. Given the genre and understanding the distrust of many we can only tell you that maybe it won’t be to your liking but there is that maybe and it’s a nice maybe….go further and dare to listen to it because it deserves it (separate recording but it’s really so it should sound) and because it can only do you good (and if, as we hope, that’s not enough, there’s always their previous double album Echoes From The Past… so much stuff). From Roots! that’s all and as always good listening (here).