Roots! n.678 aprile 2023 Astor Piazzolla Y Su Quinteto – Ensayos

Astor Piazzolla Y Su Quinteto - Ensayos

Astor Piazzolla Y Su Quinteto – Ensayos

(2000, Random Records)

by Simone Rossetti

Benvenuti, un tavolo? Accomodatevi pure tra non molto la band inizierà a suonare….

Disorientati?…..E fate bene, siete su Roots!, siete altrove e siete (sarete) altro e che un dio qualsiasi, maggiore, minore o anche di mezzo ci perdoni se in tutta la nostra ignoranza osiamo parlare della musica di Astor Piazzolla.

Bandoneónista (fisarmonicista) e compositore argentino di origini italiane (1921 – 1992)…..in un immaginario collettivo (di massa, da pecore) il “solito” tango di tradizione argentina….no, nella sua musica c’è molto ma molto di più, jazz, musica contemporanea, classica, avant-garde, musica superba, malinconica così come lo è il tango (una musica triste che si balla) ma anche e soprattutto severa e dura quasi a volerci ricordare (senza il quasi) che siamo solitudini, tristezza, oblio….eppure questo Ensayos (registrazione live risalente ai primi anni ’60) ci racconta altro…..tanto altro. Una dimensione live non da “concertone” (che solitamente non amiamo) ma così intima che vi sembrerà di essere “lì”…..si parla, si conversa….ci si perde…..ed ecco salire sul piccolo palco il “quinteto” con un immenso Elvino Vardaro al violino, Kicho Diaz al contrabbasso, Jaime gosis al piano (superbo) e Horacio Malvicino alla chitarra elettrica (Nelly Vázquez alla voce nelle ultime due tracce Cristal e Uno)….giusto il tempo di “accordarsi” ed ecco partire Contrabajeando….semplicemente “altro”, un tango sviluppato su dissonanze e ripartenze classiche di struggente bellezza (ma ne siamo degni? Questo mondo ne è degno??), Lo Que Vendrà è tutto questo fottuto mondo e le sue miserie, dolore e abisso, pura magia……ma aspettate, aspettate e nel mentre ordinate qualcosa….Intimidad Del Ensayo è di una bellezza quasi insostenibile (da brivido quel violino, solo come un nostro scorrere)…….Due classici come Nonino e Adios Nonino ma questa volta talmente violenti e potenti da mettere a dura prova il nostro impianto stereo e le nostre orecchie (compresa la nostra anima)…..No non sono tempi per questa musica, non sono tempi “per un cazzo” eppure questo scorrere bisogna viverlo ed è difficile, difficilissimo, spesso amarissimo….Melancólico Buenos Aires, Tres Minutos Con La Realidad, Uno, solo musica e niente più, sappiatelo…non vi/ci salverà in nessun caso ma è un destino comune….di infinita bellezza.

Citando Mulholland Drive (David Lynch, 2001) “No hay banda….eppure noi sentiamo una banda….è tutto registrato, è solo….un illusione”. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui o qui).  

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