Roots! n.493 luglio 2022 Antisexy – Nessuna Carne Si Salverà

Antisexy - Nessuna Carne Si Salverà

Antisexy – Nessuna Carne Si Salverà

(2022, Here And Now Records, Shove Records, ¡ZAS! Autoproduzioni, SFA Records, Italian Extreme Underground, Punti Scena Records)

by Tommaso Salvini

Immense muraglie sonore si muovono a velocità disumane rischiando di franare e crollare addosso a chi ascolta, travolgendone e soffocandone ogni certezza, autostima, desiderio, amore per la vita. Nessuna Carne Si Salverà è il principio da cui tutto parte, si sviluppa e muore: citazione biblica? Fatto sta che adesso, in questo dato momento, più che a una citazione viene da pensare che sia una questione oramai assodata, vissuta ogni giorno da chi abita questo pianeta. Grind-Power Violence-Crust-Vecchia Scuola Hardcore Italiana restano il vocabolario ideale per narrare di apocalissi, stragi, stermini, siano essi fisici o cerebrali. Un cantato che più che un cantato sembra unghie su di una lavagna: profezie oscure si fanno carne a mezzo di urla lascive  indotte da indicibili torture consumate in cantine buie, ubicate in sottoscala senza vie di uscita: carnefici dai neri grembiuli pronti ad estorcere con mano ferma ogni più piccolo residuo di umanità rimasta. Si entra da esseri umani, convinti di essere liberi, se ne esce sconfitti, delusi, amareggiati dal fatto che, molto più che probabilmente, liberi, davvero non lo si è mai stati. Occorrerebbe, giunti a questo punto, prodursi in una dissertazione per punti al fine di descrivere, a voi che leggete, ogni singolo pezzo contenuto in questo EP; ebbene, niente di più sbagliato…come ogni buon disco Grind Power Violence e Fast Core, il minutaggio è scarso ma la suggestione è immensa. Tanto vale lasciarsi trascinare, senza costringersi in pensieri che potrebbero indurre nella tentazione di razionalizzare ciò che, per sua stessa natura, è irrazionale: molto meglio immaginarsi ossa umane spezzate sotto il peso di presse industriali, arti recisi da meccanismi provvisti di lame per il taglio di precisione, carni lacerate poiché passate alla catena di montaggio. Immagini di vita dolente prostrata di fronte ad un tramonto che non preannuncia nessuna alba poiché il buio sarà eterno e non c’è nessuna nottata da trascorrere vegliando per giorni migliori: i giorni migliori non verranno, non verranno più giorni, soli a riscaldare, mari nei quali immergersi cercando di riesumare, ognuno, la propria condizione fetale: non si torna indietro, si può solo andare avanti, verso un dirupo, senza l’incanto di un flauto ma con la fredda consapevolezza disincantata degli Antisexy. Da Roots! è tutto e come sempre buon ascolto (qui).

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