Roots! n.768 agosto 2023 Albert Dailey – Renaissance

Albert Dailey - Renaissance

Albert Dailey – Renaissance

(1978, Catalyst Records)

by Simone Rossetti

Se ne è andato troppo presto Albert Dailey (1939 – 1984) pianista dalla classe immensa e forse non molto conosciuto rispetto al “giro” dei soliti nomi più o meno noti in ambito jazz….Peccato perché è “bello” seguirlo mentre fraseggia su quei tasti bianchi e neri passando da tonalità modali/free ad atmosfere più intime (quasi da piano-bar, da crooner elegante e riservato). Renaissance, Rinascimento (molto probabilmente riferito alla cultura afro-americana considerando che siamo sul finire degli anni ’70 e le aspettative insieme alle speranze erano ancora possibili), un titolo “importante” così come il suo sound legato ad una “spiritualità” Coltraniana fin nel midollo (il sax di Carter Jefferson è superbo) ma anche più coraggiosamente contemporaneo (al quartetto composto dagli stessi Dailey e Jefferson, Cecil McBee al basso, Adam Nussbaum e Charlie Persip ad alternarsi alla batteria si aggiungerà la splendida voce “soprana” di Cheryl Alexander vero e proprio strumento “aggiunto” ma avrete anche modo di ascoltarla in qualità di pura singer). Ad aprire questo album/concept-opera Black Raspberry potente e trascinante come un fiume in piena ed a seguire l’intensa The Dues We Have To Pay che tanto di cappello (come sonorità siamo dalle parti di Crescent), la conclusiva Autumn Rain lasciata al solo piano di Dailey….ascoltatela ora che “ce l’avete davanti” perché il tempo cancella anche le cose più belle e raramente vi sarà data una seconda possibilità (è sempre brutto fare confronti o nomi ma ci ricorda “qualcosa” del grande Bill Evans). In Mimosa e Mr. Pogo potrete apprezzare al meglio la voce di Cheryl fra jazz, soul, “altro”. Rinascimento, consapevolezza, speranza….2023, altro che Rinascimento oggi stiamo tornando ad una bestialità degna dell’età della pietra….di Rinascimento neanche a parlarne e comunque….a chi volete che interessi più?? Da Roots! è tutto, non arrendetevi ad un nulla e come sempre buon ascolto (qui o qui).  

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